
Diciannove febbraio 2003, mattino presto di una già assolata domenica. I fedeli sono quelli del tempio di Fond du Sac, piccolo centro dell'entroterra nord-est dell'isola di Mauritius.
Qui e in altri 150 covi sparsi per l'isola, si celebra il thai poosam kavadee, principale ricorrenza religiosa della comunità Tamil.
Non una goccia di sangue. Eppure su viso e corpo di un centinaio di devoti drappeggiati di viola, aghi e spilloni si possono contare a migliaia. Svariate le foggie e le dimensioni.

Secondo tradizione, la cerimonia dovrebbe svolgersi lungo un corso d'acqua. Nonostante la mancanza dell'acqua l'atmosfera al campo di pallavolo del centro ricreativo di plain de papaies, a qualche chilometro dal tempio dove farà ritorno la processione, è di un'intima solennità.


Frugalità, raccoglimento e preghiera, hanno scandito i dieci giorni di preparazione. Tanto è necessario per arrivare purificati al momento in cui il proprio corpo adornato - mortificato - arricchito da decine di piercing viene concretamente offerto al Dio Muruga.